Rete di collaborazione che dal 2009 riunisce le principali centrali di acquisto a livello internazionale
Si è tenuto a Seul (Corea) nei giorni scorsi il IX incontro del Multilateral Meeting on Government Procurement (MMGP), rete di collaborazione avviata nel 2009 che riunisce le più importanti centrali di acquisto internazionali: una sorta di “G6 del procurement pubblico”, in cui si condividono innovazioni e si tracciano linee di sviluppo condivise.
Presente all’appuntamento del network anche l’Italia con Consip SpA, insieme a Canada (Public Services and Procurement Canada – PSPC), Cile (ChileCompra), Corea del Sud (Public Procurement Service – PPS), Regno Unito (Crown Commercia Services – CCS) e Stati Uniti d’America (General Service Administration – GSA).
Il network MMGP include organizzazioni che operano in contesti normativi molto diversi tra loro e, quindi, vuole esplorare temi di rilevanza trasversale per gli appalti pubblici come le tecnologie abilitanti, le tecniche per l’aggregazione della domanda, il ruolo delle Piccole e Medie Imprese nel mercato e i sistemi giuridico-regolamentari.
L’incontro del 2024 si è focalizzato su due temi principali: l’utilizzo crescente degli appalti pubblici per conseguire obiettivi di rilievo sociale e l’evoluzione delle soluzioni di e-procurement.
L’intervento di Consip SpA – rappresentata da Gian Luigi Albano e Annalisa De Paoli – ha toccato i temi dell’impatto sociale del procurement, in particolare le iniziative per facilitare l’accesso delle Piccole e Medie Imprese (PMI) al mercato pubblico, non solo attraverso il Mercato elettronico della PA (Mepa), ma anche con i nuovi accordi quadro multi-fornitore, che favoriscono la partecipazione e le opportunità per le PMI di figurare fra gli aggiudicatari delle gare anche per contratti di valore superiore alle soglie comunitarie.
Consip SpA ha sottolineato – come linea di lavoro per il futuro – la necessità di analizzare se e in quale misura le PMI che lavorano con la Pubblica Amministrazione presentino caratteristiche strutturali – come redditività e robustezza finanziaria – diverse rispetto a quelle che, invece, non si affacciano al mercato dei contratti pubblici. Tale esercizio è di essenziale importanza per valutare l’impatto del public procurement e per orientare le decisioni delle grandi centrali di acquisto.
Sempre sul tema dell’impatto sociale del procurement, l’intervento di PSPC ha enfatizzato le azioni intraprese ormai da qualche anno in tema di positive discrimination, intesa come strategia per favorire l’accesso al mercato pubblico non solo da parte delle PMI ma anche di imprese la cui proprietà appartiene a membri delle comunità “native”, una strategia di “riconciliazione nazionale” intrapresa ormai da diversi anni in Canada.
Gli interventi di PPS e di ChileCompra si sono invece concentrati sul tema dell’innovazione tecnologica negli appalti. In particolare, presentando le caratteristiche salienti delle nuove piattaforme che diventeranno operative nei prossimi mesi e concepite con un’attenzione particolare alla user experience e alle soluzioni di Intelligenza Artificiale nelle diverse fasi delle procedure di gara, nonché per l’analisi di potenziali comportamenti anti-competitivi delle imprese.
A valle del meeting, un incontro bilaterale fra Consip SpA e la centrale coreana PPS durante il quale sono stati mossi i primi passi per l’aggiornamento del Memorandum of Understanding fra i due soggetti, finalizzato ad approfondire con un lavoro comune i temi dell’innovazione tecnologica e della ricerca dei migliori indicatori di performance delle centrali d’acquisto.